La verifica prestazionale in ambito acustico, dal collaudo al contenzioso: problemi e soluzioni
Per anni in Italia la questione della protezione dal rumore negli edifici è stata al centro di un acceso dibattito che ha interessato un gran numero di soggetti coinvolti nel processo di progettazione, produzione, immissione sul mercato ed utilizzo del bene “casa”. Non tutti i soggetti, però, sono stati coinvolti alla stessa maniera ed alcuni di questi sono entrati in scena solo negli ultimi anni, con la crescita continua dei contenziosi legati o comunque connessi alla presunta scarsa qualità acustica degli edifici.
Due elementi, tuttavia, non hanno ancora trovato il giusto spazio nello scenario che si
è finora consolidato: il ruolo di controllo della Pubblica Amministrazione e la tutela dell’acquirente del bene nel suo diritto primario di essere chiaramente informato su ciò che sta acquistando o utilizzando.
Alla luce delle recenti evoluzioni legislative ed in attesa di nuovi strumenti normativi,
che dovrebbero servire di supporto ad una completa revisione dell’impianto delle disposizioni in materia di protezione dal rumore negli edifici, il controllo delle prestazioni in opera prima della cessione del bene e la corretta informazione sulle sue caratteristiche prima dell’acquisizione sono certamente i mezzi più efficaci per riportare il problema dei requisiti acustici passivi nel suo ambito di appartenenza, cioè quello del rispetto di parametri prestazionali minimi di protezione dal rumore per una corretta fruizione degli spazi costruiti in relazione alle specificità d’uso.
L’articolo prosegue analizzando le cause di contenziosi che si sono registrati sempre più numerosi negli ultimi anni e quasi esclusivamente in ambito residenziale.
Si sottolinea come l’approccio alla risoluzione di problemi di isolamento acustico degli edifici sia generalmente errato: spesso l’acquirente si rivolge al giudice non per ottenere il ripristino di un livello adeguato di protezione dal rumore ma solo per ottenere una riduzione del prezzo da pagare per l’acquisto della casa.
In questo modo si ottiene una compensazione economica per un bene che risulta comunque difettoso e non conforme alla legge in vigore.
Inoltre, si evidenzia come un buon livello di isolamento acustico si possa raggiungere solamente se tale aspetto viene preso in considerazione fin dalla fase di progettazione dell’edificio, passando poi per la scelta accurata di materiali e dei sistemi costruttivi e da una loro posa in opera a regola d’arte.
Infine, si afferma l’importanza della cultura del controllo in fase di acquisto, strumento principe a disposizione del futuro acquirente per appurare la qualità della casa che si appresta a comprare.
Nell’articolo si illustrano quali metodologie dovrebbero essere applicate in fase di verifica acustica di un edificio e il ruolo di primaria importanza che dovrebbe rivestire la Pubblica Amministrazione nel controllo preventivo delle prestazioni acustiche prima di rilasciare il certificato di agibilità.