Costruiamoci la casa, ma … in mattoni o legno?
Dieci anni fa nessuno avrebbe mai pensato di farsi fare una casa in legno: non se ne erano mai viste dalle nostre parti. Anche in montagna, solo rarissimamente le case di residenza stabile erano in legno, perfino le stalle ed i ricoveri per animali e pastori all’alpeggio avevano, nella maggior parte dei casi, l’intero piano terra o una sua parte realizzato in pietra, per allontanare il più possibile il legno da terra in modo che non risentisse di umidità e bagnature, garantendogli così maggiore durata nel tempo.
Eppure in montagna ci sono due fattori che aiutano il legno a durare più a lungo: un’umidità relativa media dell’aria minore che in pianura (raramente vi staziona la nebbia) ed una abbondanza di raggi ultravioletti che sterilizzano il legno uccidendone molti agenti di attacco biotico (spore di muffe e funghi, in particolare).
Il tipico incontro tra una coppia di potenziali committenti consapevoli e il loro progettista di fiducia tocca molti aspetti interessanti circa le differenze tra la costruzione in legno ed in muratura più tradizionale.
Coppia: per l’esigenza di avere una casa fresca d’estate ci è stato detto che è necessario avere “molta massa” all’interno. In questo caso è meglio impiegare il laterizio piuttosto che il legno?
Esperto: direi di sì, e lo dice la storia, così come la nostra esperienza. I nostri antenati avevano disponibili sia il legno che i mattoni, ma in pianura hanno sempre preferito questi ultimi per la durata degli edifici e per il fresco che mantengono entro casa in estate. Chi di noi, se si trova a fine luglio sotto il sole in una piazza, cerca un edificio di legno per infilarcisi e stare al fresco?
Cerchiamo una chiesa, una costruzione con muri massicci, che, pure non avendo impianto di raffrescamento, ci garantisce un grande comfort. Del resto i Trulli di Puglia, i Dammusi di Pantelleria, i Nuraghi di Sardegna insegnano bene come ci si difende dal caldo estivo.
Anche la Direttiva 2010/31 UE ribadisce l’importanza di fare ricorso ad elevata capacità termica nelle costruzioni, per contrastare il surriscaldamento estivo. Scrive infatti al punto 25 delle premesse “… Negli ultimi anni si osserva una crescente proliferazione degli impianti di condizionamento dell’aria nei paesi europei. Ciò pone gravi problemi di carico massimo, che comportano un aumento del costo dell’energia elettrica e uno squilibrio del bilancio energetico. Dovrebbe essere accordata priorità alle strategie che contribuiscono a migliorare la prestazione termica degli edifici durante il periodo estivo. A tal fine, occorrerebbe concentrarsi sulle misure che evitano il surriscaldamento, come l’ombreggiamento e una sufficiente capacità termica dell’opera edilizia, nonché sull’ulteriore sviluppo e applicazione delle tecniche di raffrescamento passivo, soprattutto quelle che contribuiscono a migliorare le condizioni climatiche interne e il microclima intorno agli edifici …”.
Ora, se è vero che il legno ha un calore specifico elevato (serve parecchio calore per innalzarne di un grado centigrado la temperatura di un chilogrammo), ha tuttavia una densità molto contenuta, se confrontata con laterizi, calcestruzzi, acciai che arrivano a pesare 8 volte tanto. E poiché la capacità termica si ottiene moltiplicando il calore specifico per la densità, appare chiaro come il legno non rappresenti un materiale buon accumulatore di calore.
Contro il caldo estivo, peraltro, è meglio imparare dall’esperienza e dai monitoraggi piuttosto che credere a promettenti calcoli o a mirabolanti esperimenti di piazza con ghiaccio racchiuso in scatole di legno ermetiche ed iperisolate, senza porte né finestre, né elettrodomestici o apparecchi per illuminazione all’interno. C’è da chiedersi se così si simuli una casa abitata od una in cui non si può vivere, dato che non ci si può nemmeno entrare. E del resto chi entra in casa in estate fa entrare anche folate di aria calda, chi è vivo emette calore dentro casa con ogni sua attività: cucinando, usando il computer, stirando, lavando la biancheria e anche solo essendo presenti ed avendo un corpo a 37°C. Questo caldo fa salire rapidamente la temperatura dell’aria, e solo delle murature pesanti la riportano ad essere più fresca, come avviene nelle chiese appunto.
Nell’articolo si trovano numerose altre domande e risposte molto utili per la scelta della tipologia costruttiva per costruire la propria casa, relative a resistenza al fuoco, durabilità delle strutture, materiali ecologici ed ecocompatibili, ecc.