I dissesti di distacco nei solai: il reale punto del problema (Parte 2 – Le cause)
Un’analisi approfondita delle più comuni cause che creano il pericolo di alcuni tipi di dissesti localizzati che possono interessare i solai, definiti comunemente “sfondellamento”.
Tipologie di solai in laterocemento
I “solai misti” sono costituiti da nervature strutturali in calcestruzzo, organizzate secondo una resistenza prevalentemente monodirezionale, intervallate da elementi di alleggerimento in calcestruzzo normale, calcestruzzo alleggerito, laterizio, materiale plastico o polistirolo.
Le nervature possono essere gettate interamente in opera oppure “semiprefabbricate”; considerando le tipologie di alleggerimento invece, le più presenti nel nostro paese sono il laterizio (il più impiegato) e i blocchi di calcestruzzo.
Questi materiali assicurano una collaborazione statica efficace e duratura nel tempo con l’intera struttura solaio, garantendole allo stesso tempo una buona “rigidezza nel piano”, molto importante in zona sismica.
Tipologie di blocchi in uso
Le forme di blocco più utilizzate negli ultimi decenni per la realizzazione di solai sono tre, idonee per ciascuna tipologia di solaio:
- Blocchi comuni di alleggerimento o blocchi “provera” in laterizio o calcestruzzo, per solai da gettare in opera
- Blocchi con alette, detti “volterranee”, per solai da gettare in opera. Realizzati in calcestruzzo, laterizio o polistirolo
- Blocchi “interposti” per solaio a travetti e blocchi. Disponibili in laterizio o in calcestruzzo.
Problemi di ossidazione delle armature
Una prima causa di dissesti localizzati è l’ossidazione delle armature in acciaio, che interessa più frequentemente le strutture con armatura lenta (come i solai gettati in opera) per fattori come:
- la carbonatazione del calcestruzzo (specie se di cattiva qualità)
- il cattivo dimensionamento del copriferro
- un alto tasso di lavoro delle armature
Problemi di deformazione in funzione dell’orditura
Un problema di progettazione che può essere causa di dissesto locale è rappresentato dalla concentrazione di tensioni, un fenomeno dovuto a deformazioni non controllate e non presidiate.
Tra le deformazioni che possono portare a sfondellamento:
- Inflessione del solaio nel piano verticale parallelo alla direzione dell’orditura delle nervature
- Inflessione del solaio nel piano verticale perpendicolare alla direzione dell’orditura delle nervature
- diversa inflessione di zone adiacenti del solaio a causa di una brusca variazione di luce
- elementi di contrasto rigido tra due solai
- carichi appesi ai blocchi
Nell’articolo completo di Murature Oggi
Nel contributo pubblicato su Murature Oggi 126 vengono esaminati in materia approfondita tutti i punti sinora citati.
Le norme tecniche del 14/01/2008 e le norme di prodotto armonizzate UNI EN 15037-2-3-4 (e prima ancora il D.M. 09/01/96), caratterizzano il sistema solaio prevedendone sia i rapporti dimensionali tra le varie parti (spessore soletta, larghezza nervature, interassi ecc.), sia le caratteristiche geometriche, chimico-fisiche e le resistenze meccaniche dei blocchi di alleggerimento e del calcestruzzo. Tali disposizioni, se seguite alla lettera, rendono estremamente difficile il verificarsi dei fenomeni di distacco.