Un indice di comfort abitativo nel certificato energetico
In zone con clima caldo e temperato come l’Italia, dove i costi per il raffrescamento estivo spesso superano quelli per il riscaldamento invernale, i metodi di calcolo per la certificazione energetica dovrebbero essere integrati con la valutazione delle oscillazioni delle temperature operative interne estive, in modo da definire un corretto indice di comfort abitativo.
Nell’articolo si presentano i risultati di una ricerca condotta su differenti tipologie di edifici residenziali (villetta, edificio in linea, edificio a torre, con diversi rapporti S/V) presenti sul territorio nazionale, in modo da avere un campione rappresentativo del patrimonio edilizio italiano.
Di tali edifici sono state calcolate le prestazioni energetiche con i metodi stabiliti dalle norme UNI TS (metodi di calcolo semi-stazionario), variando i parametri climatici e le tipologie di involucro.
Oltre a ciò, si sono calcolati gli andamenti delle temperature operanti estive secondo la norma UNI 10375:2011.
Vale la pena approfondire i risultati della ricerca svolta perché essa giunge alla definizione di un parametro di riferimento di semplice utilizzo, con l’obiettivo di contenere i consumi energetici e di garantire un adeguato comfort abitativo (anche in assenza di impianti di climatizzazione) in fase estiva.